Invisibili  | di don Adriano Peracchi

Invisibili | di don Adriano Peracchi

E’ ancora di moda l’uomo? *

Di  questi tempi
accade che dalla vetrina
uno si trova accattone
sul marciapiede.

Affretti il passo e abbassi lo sguardo
quasi  evitando l’ingombro
per trovarti oltre
un po’ infastidito.

Sei fermo al semaforo
e immancabile ti compare
abbassi il finestrino e speri
che esca il verde.

Ci sono statistiche
quasi approssimative
perché l’invisibile non ha un nome
non ha dimora.

Vai al supermercato
e hai  l’imbarazzo della scelta
coccolato e consumatore
un cliente prezioso.

Sempre più rari sono i lavoratori,
molti i disoccupati,
anzi esodati.

Va al pronto soccorso
e si scopre cliente con un numero.

Se non sei nato su questo spicchio di terra,
sei un clandestino
o comunque sospetto.

Alla mensa dei poveri
ti senti a disagio.

Grazie Eleonora e a quante come te
perché ci  restituite occhi nuovi
per sapere incontrare,
oltre il cartone che lo protegge,
un essere umano
con un volto e una storia
che va narrando con la sua dignità
la speranza di una umanità fraterna:
tornino i volti.*

don Adriano Peracchi

Nota: Eleonora Cantamessa, dottoressa che vedendo una persona ferita sulla strada, si ferma e  mentre si prende cura del malcapitato viene investita a  sua volta rischiando  la sua vita.
* Si fa riferimento a Italo Mancini, filosofo di Urbino, che ha scritto un libro dal titolo “Tornino i volti”.